Artista

Francolino Andrea e sui documenti anche Paolo

Cognome
Francolino
Nome
Andrea e sui documenti anche Paolo
Professione
Artista
Luogo Nascita
Bari
Data Nascita
27 04 1979
Altezza
1,80
Capelli
Neri
Occhi
Neri
Segni Particolari
Nessuno
-

Intervista

1. Quali sono i fondamenti della tua ricerca (Art Identity) ?
La crepa, manifestazione oggettiva di un processo in divenire, nella sua centralità, suggerisce e rivela il legame tra gli opposti, generando riflessioni infinite.
2. Quali sono gli artisti che ti hanno fatto da linea guida nella tua ricerca?
Sin dalla mia adolescenza sono stato attratto da artisti con una grande intensità di contenuti e dai linguaggi universali rispetto a quelli proiettati verso lo stupire con “effetti wow”. Ho sempre provato grande amore per la sintesi e la poeticità di artisti come Morandi, Leoncillo, Giacometti, ma può capitarmi anche di rimanere ipnotizzato ore di fronte a un Beato Angelico per esempio. Grande interesse e fascino ho sempre nutrito per alcuni esponenti, o artisti collocabili all'Arte Povera, come Paolini, Anselmo, Pascali e per geni indiscussi come Lucio Fontana o Piero Manzoni. Ho citato qui tutti artisti italiani e nonostante ce ne siano tanti anche stranieri degni di ammirazione, come Joseph Beuys o Rothko, Durham ma mi fermo perché l'Italia riesce a essere sempre e comunque viva di eccellenze anche senza il sostegno e la spinta che meriterebbe, questo per la cultura in genere... A ogni modo quelli che citerei sono tanti dall'antico, passando per il moderno fino al contemporaneo.
3. Definisciti come essere umano utilizzando tre aggettivi.
Riflessivo, stupito, assorto.
4. Secondo la tua visione dove sta andando e dove vorresti che andasse, l’arte contemporanea?
La sua strada sarà la sua strada, aldilà di quello che mi piacerebbe fosse la sua prossima destinazione, certo è che continuerà a esistere finché l'uomo esiste. Ma posso comunque ipotizzare che uno schermo sarà più presente di una tela, pixel, luci e laser più di pennellate, piante vive più di nature morte, la tecnologia una presenza costante.

DUE PAROLE SUI SUOI LAVORI

Andrea Francolio, vive e lavora a Milano.

Al centro delle sue riflessioni la “crepa” in tutta la sua universalità e le sue “infinite varianti”, senza

critica e pregiudizio. Attraversando molteplici forme disciplinari quali estetica, etica, ecologia,

filosofia, scienza, nel suo percorso di “evoluzione” artistica Francolino cerca di tenere fede, nella realizzazione finale dell’opera a una tanto decantata Natura coniando il termine econcrethic - combinazione delle parole: eco, concreto, etico, per descrivere il suo lavoro con materiali naturali.

È uno dei fondatori di The Open Box Milano.

 

Fra le principali mostre personali ricordiamo:Venne all’esistenza lo Spazio beante, Mazzoleni, Torino (2022); Museo Novecento, Firenze (2020/21) con performance tra il Palazzo Vecchio e il Museo Novecento; Spazio Contemporanea, Brescia (2020); Spazio aperto San Fedele, Milano (2018); The Open Box, Milano (2018); nm>contemporary, Principato di Monaco (2017); Kristin Hjellegjerde Gallery, Londra (2016); Galleria San Fedele, Milano (2015); Spazio Testoni, Bologna (2013).

Tra le numerose esposizioni collettive nelle quali l’artista ha preso parte ricordiamo: Chiesa dei SS Giusto e Bartolomeo Legoli, Peccioli (Pisa), opera site-specific (2022); Ambasciata d’Italia a Londra, Londra (2021); Forum Austriaco di cultura, Roma (2021); Palazzo Barbò, Torre Pallavicina (2021); Mazzoleni, Torino (2021); CAMERA Centro Italiano per la Fotografia e Mazzoleni, Torino (2020); Mazzoleni, Londra (2020); AGI Verona e Università di Verona (2019); Villa Dionisi, Verona (2018); Palazzo Palmieri, Monopoli (2017); Frittelli arte contemporanea, Firenze (2016); The Loft, Works from the Servais collection, Bruxelles (2016); Quartiere Intelligente + MADRE, Napoli (2014); Premio Artivisive San Fedele, Milano (2014); Courtauld Institute of Art Somerset House, Londra (2012);

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