Angelo Pretolani è un artista concettuale, attivo sul versante della Performance fin dai primi anni Settanta. La tendenza di cui faceva parte veniva chiamata Arte del Comportamento, parallela alla Body Art.
A vent'anni, anche se non aveva mai assistito a una performance dal vivo, si inventa la prima, chiamata "Minotauro". Angelo passeggia per la città passando sotto le impalcature dei cantieri, per simboleggiare come la città stia diventando un labirinto, una trappola in cui l'individuo vive un forte senso di spaesamento e di isolamento. Il titolo delle sue performance gioca con il suo nome proprio, da “Angelo Pretolani” nascono le “Apparizioni”. Esse consistono in brevi interventi in luoghi pubblici che sottolineano la presenza creatrice ed effimera del performer. Spesso, accanto alle performance, realizza dei lavori pittorici oppure fotografici. Poesia, azione, teatro, video e pittura confluiscono in un intreccio inestricabile.
Dal 2008, è protagonista di un’operazione che prende il titolo di “Sotto il selciato c’è la spiaggia”, visibile su Facebook. Il titolo prende spunto dal film di Helma Sanders del 1975, a sua volta carpito a un famoso slogan del maggio francese… Sous le pavés, la plage. Si tratta di performance a carattere minimale, concentrate sull’introspezione e assorbite come esperienze spirituali e corporee. Fino al 2013, l’artista posta ogni giorno per cinque anni, successivamente si riduce a ogni Venerdì. Descrive a parole, una performance di pochi minuti che lui compie in privato, avvalendosi spesso di alcuni oggetti, fra cui foglie di alloro, chiaro riferimento alla dimensione della Poesia. La performance viene poi accompagnata da un'opera su carta, realizzata con l’inchiostro delle penne a sfera diluito con l’alcool. Le prime 163 performance sono state pubblicate nell’omonimo libro edito da Fiorina Edizioni, 2011.
Ha esposto in Italia e all’estero. Si ricordano le sue presenze alla Fundació Joan Miró a Barcellona nel 1977 e alla Biennale di Venezia nel Padiglione Italia del 2011.