Artista

Coltro Davide Maria

Cognome
Coltro
Nome
Davide Maria
Professione
Artista
Luogo Nascita
Verona
Data Nascita
21 03 1967
Altezza
1,80
Capelli
Bianco fluo
Occhi
Nocciola
Segni Particolari
Ossatura pesante
-

Intervista

1. Quali sono i fondamenti della tua ricerca (Art Identity) ?
Il mistero dell’essere nell’Essere, Colore, Luce, Tempo, Relazionalità, Empatia tra opera e fruitore, seguo con interesse lo sviluppo della Neuroestetica.
2. Quali sono gli artisti che ti hanno fatto da linea guida nella tua ricerca?
É un elenco improponibile perchè un nome ne richiama altri in un ciclo infinito. Il debito di ogni artista è con la storia dell’umanità nel suo insieme. Solo alcuni in ordine sparso: Morandi, Munari, Balla, Paik, Burri, Fontana, Matisse, Previati, Signac, Newman, Mondrian, Delaunay, Prampolini, l’arte cinetica, programmata e optical … mi fermo.
3. Definisciti come essere umano utilizzando tre aggettivi.
Posso tentare di definire tre contraddizioni presenti nella mia persona: analitico perchè emotivo, benevolo ma sanguigno, progettuale per smemoratezza.
4. Secondo la tua visione dove sta andando e dove vorresti che andasse, l’arte contemporanea?
Riporto una parte della risposta a una domanda simile postami in una intervista: “All’estero l’innovazione nella ricerca riscuote entusiasmo, consensi e aiuti. L’Italia è un paese meraviglioso, un giardino con fiori speciali, ma abbiamo troppi pochi giardinieri che sanno come si coltivano le nuove specie o si conservano quelle già riconosciute come rare. La base del collezionismo italiano è troppo ristretta e orientata all’investimento con gli autori storicizzati piuttosto che alla valorizzazione degli artisti in piena carriera, senza contare l’inguaribile esterofilia che sperpera risorse preziose senza valorizzare le nostre ricerche almeno in campo europeo. Sono disamine da specialisti ma il clima generale che si vive da parecchi anni in prima persona porta a queste conclusioni. In Italia la professione artistica è davvero molto difficile. Spero tanto che negli anni a venire i venti contrari cambino direzione soffiando a favore della promozione e del sostegno dell’arte contemporanea nazionale.”

DUE PAROLE SUI SUOI LAVORI

Il debutto artistico di Davide Maria Coltro, dopo un periodo dedicato alla pittura astratta su materiali plastici trasparenti, è caratterizzato dalla performance “Censimenti dei Viventi”, che ottiene una personale museale presso lo Young Museum di Revere. Invitato dalla critica a numerose personali e collettive sia in Italia sia all'estero, tra le quali: Museo d'Arte Moderna di Mosca, Palazzo della Ca' d'oro di Venezia, MART di Rovereto, Collezione Farnesina di Roma, Urban Planning Center di Shanghai , Galleria d'Arte Moderna Achille Forti di Verona, Galleria Civica di Trento, Collezione Paolo VI di Concesio, GASC Villa Clerici di Milano. Si ricorda, inoltre, la partecipazione a importanti eventi come alla 54a Biennale d'Arte di Venezia e alla XIV Quadriennale Anteprima di Torino. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Fin da subito definito l'inventore del quadro mediale, per la sua ricerca l'artista forza i limiti spazio-temporali della comunicazione, adottando le modalità di trasmissione tipiche delle più attuali tecnologie. La sua ricerca artistica è rivolta all'utilizzo delle tecnologie di massa con inedite architetture che modificano i criteri di creazione, diffusione e fruizione dell'arte. Il frutto di questo studio è "System'', un sistema aperto, in connessione con lo studio dell'artista, dove vengono quotidianamente prodotte nuove opere, in costante evoluzione, in grado di dilatare l'esperienza contemplativa in un arco di tempo predefinito. Le immagini, in relazione tra loro, formano un flusso mediale cangiante, con ritmo lento, presupponendo un'osservazione diluita lungo un periodo sufficientemente ampio. Come spiega ad Art Identity l'artista stesso: ''La mia ricerca artistica utilizza la tecnologia con architetture che modificano i criteri di creazione, diffusione e fruizione dell'arte. Il risultato di questo studio, iniziato alla fine degli anni novanta, è un inedito eco-sistema relazionale digitale che utilizzo come piattaforma di sviluppo e diffusione della mia pittura elettronica, visibile grazie ai Quadri Mediali. Il Quadro Mediale risponde a una visione storico culturale attuale, sprigiona il potere evocativo del quadro tradizionale proseguendone l'evoluzione. Il rapporto con la storia dell'arte e i generi della pittura sono cardini della mia ricerca e definisco le mie opere come ''pittura oltre la materia''. La sperimentazione nell'arte digitale mi ha condotto a formulare il concetto di Sintonia Modale sul quale sto elaborando un testo teorico''
Negli ultimi anni ha iniziato un percorso di studi teologici, con il desiderio di alimentare la propria ricerca artistica attraverso una maggiore riflessione sul rapporto dell'uomo con la spiritualità e con i temi fondamentali dell'esistenza umana.
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