Artista

Ascari Ferruccio

Cognome
Ascari
Nome
Ferruccio
Professione
Scultore Pittore
Luogo Nascita
Campi Salentina (LE)
Data Nascita
01 01 1949
Altezza
1,74
Capelli
Bianchi
Occhi
Azzurri
Segni Particolari
Inenarrabili
-

Intervista

1. Quali sono i fondamenti della tua ricerca (Art Identity)?
Un solo fondamento: l’Arte è inutile poiché con l’utile essa non ha nulla a che fare; è essenziale e non può non esserlo.
2. Quali sono gli artisti che ti hanno fatto da linea guida nella tua ricerca?
‘Zuccaro’ (non il manierista, ma un pittore internato nel Manicomio di Lecce negli anni ’60) e Olivuccio di Ciccarello da Camerino. 

3. Definisciti come essere umano utilizzando tre aggettivi.
Umano Troppo Umano.
4. Secondo la tua visione dove sta andando e dove vorresti che andasse, l’arte contemporanea?
L’Arte non va, l’Arte viene: all’improvviso, con tremore.

DUE PAROLE SUI SUOI LAVORI

Ferruccio Ascari (1949) vive e lavora a Milano. A metà degli anni Settanta, dopo la laurea in Filosofia, intraprende l’attività artistica. I suoi esordi, lo vedono impegnato sul fronte di installazioni site specific e della contaminazione fra arti visive e arti del tempo (musica, danza, performance), ma anche della pittura e della scultura, con un’apertura nei confronti dei diversi linguaggi dell’arte che caratterizza tutto il suo percorso artistico. A partire dalla metà degli anni ’80 si concentra sulla pittura e sulla scultura, in particolare sulla tecnica dell’affresco riportato su tela. Il suo lavoro ottiene l’attenzione internazionale con la partecipazione ad un progetto speciale della Biennale di Venezia (1980), alla mostra “Arte italiana 1960-1982” (ICA Gallery, Londra, 1982) e, nello stesso anno, alla Biennale Giovani di Parigi. Negli anni successivi mantenendo costante l'attitudine iniziale all’esplorazione di diversi territori linguistici, porta avanti il suo lavoro in modo appartato come condizione per lui irrinunciabile per un’autentica ricerca artistica.

 

Le opere di Ferruccio Ascari sono state esposte in istituzioni pubbliche e private fra cui: Biennale di Venezia; Galleria d’Arte Moderna, Roma; Rotonda della Besana, Milano; Palazzo dei Priori e Pinacoteca, Volterra; Castel Sant’ Elmo, Napoli; Symposium international d’Art Performance, Lione; ICA Gallery, Londra; Biennale Giovani, Parigi; Lenbachhaus, Monaco; International Biennal of Graphic Art, Ljubljana; Museum der Stadt, Waiblingen; Museo d’Arte Moderna, Ascona; Palazzo del Governatore, Parma; BIAS (Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra delle Religioni e Credenze dell’Umanità), Palermo; Museo del Novecento, Milano.

 

Hanno scritto del suo lavoro Massimo Acanfora, Beppe Bartolucci, Rossana Bossaglia, Cristina Casero, Franco Cordelli, Daniela Cristadoro, Maurizio Cucchi, Vittorio Fagone,  Mara Folini, Nico Garrone, Helmut Herbst, Angela Madesani, Jennifer Malvezzi, Marco Marcon, Alda Merini, Vittorio Parazzoli, Marco Tagliafierro, Riccardo Venturi, Giorgio Verzotti, Marisa Vescovo.

 

;