Prendo nota di tutto quello che mi passa per la mente su dei taccuini, neri di piccole dimensioni, da ormai più di 25 anni. Quella del disegno è una pratica quotidiana che ha il solo fine di fermare delle idee. Disegno con quello che mi capita a tiro penna biro, pennarelli scarichi, matite colorate, dai colori improbabili. Non sono mai dei disegni seri sono delle note che servono a me per fermare idee, che altrimenti mi sfuggirebbero. Devo comunque confessare che spesso queste prime idee vengono tradite o contradette in corso d’opera. Il lavoro si fa facendosi e si nutre di tutto ciò che trova lungo la sua strada. Non di rado distruggo dei lavori fatti in precedenza per riutilizzarne delle parti in altri, seguendo una specie di logica cannibale che spesso finisce con divorare anche me.
Ho bisogno di sentirmi assediato dal lavoro. Non riesco a concentrare la mia attenzione su un singolo pezzo, devo lavorare simultaneamente su più cose insieme e rimbalzare da una all’atra in piena libertà. E’ il lavoro stesso a chiedermelo, così facendo si determina un clima, si disegna un paesaggio, i lavori che nascono insieme non per forza hanno un legame fra loro. I legami si determinano con il tempo e con il variare delle situazioni. E’ così che mi piace lavorare, prestando attenzione, sempre con l’orecchio teso per ascoltare la voce del lavoro, e a quella dello spazio in cui mi trovo ad operare. Io sono un pittore, i miei lavori per me sono dei dipinti con pertinenza spaziale il colore che dilaga dal retro per via della rifrazione della luce è solo un modo di far dialogare la pittura con lo spazio che le ospita.
Gabriele Landi dal 1996 ad oggi, con alterne vicende, ha preso parte ad alcune mostre collettive tra cui si ricordano "Dialoghi Siciliani" Taormina a cura di Matteo Galbiati 2021/2022, "Uguali/Diseguali" a cura di Nicola Ricci e Giovanni Bonelli presso VÔTRE Spazi Contemporanei a Carrara 2021/2022 . In tempi recenti ha tenuto una serie di mostre personali fra cui si ricorda "Errare Errando" presso la Inner Room, Siena su invito di Federico Fusj (2020) "Cerchiami Chimera Fino in Fondo" presso la Madonna del Pozzo di Spoleto a cura di Franco Troiani (2020) e in fine "Lieve Svanire" presso VÔTRE Spazi Contemporanei a Carrara su invito di Nicola Ricci (2021).
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