Artista

Pollini Gianluca

Cognome
Pollini
Nome
Gianluca
Professione
Fotografo
Luogo Nascita
Bologna
Data Nascita
04 09 1960
Altezza
1,74
Capelli
Castani (una volta)
Occhi
Castani
Segni Particolari
Nessuno
-

Intervista

Quali sono i fondamenti della tua ricerca?
Focalizzo la mia ricerca sul rapporto tra luce e forme. Fondamentale per me è anche l’attività di ricerca che sottende ogni nuovo progetto. In particolare nella fotografia paesaggistica e di architettura il mio metodo di lavoro richiede tempo e pazienza. Esploro i luoghi di mio interesse studiando le possibili inquadrature e per capire quali sono i momenti della giornata con la luce più favorevole per realizzare l’immagine pensata. Questo comporta che spesso devo attendere molte ore o tornare più volte sul luogo per avere le condizioni ideali di scatto, che realizzo utilizzando lunghi tempi di esposizione.
Quali sono gli artisti che ti hanno fatto da linea guida nella tua ricerca?
Mi ispiro a grandi maestri della fotografia quali Ansel Adams, Edward Weston e Sebastiao Salgado, ma sono influenzato anche in generale dalla pittura e dall’architettura. Il mio ultimo lavoro “Arquitectonica” è ad esempio una riflessione sulla metafisica nell’architettura razionalista e neo-razionalista italiana: ho cercato di descrivere la staticità di luoghi senza tempo, ricchi di mistero e simbologia, mettendo in luce contrasti di linee e colori ed esaltando il rapporto metafisico degli elementi geometrici raffigurati. Per ottenere questo risultato mi sono ispirato a pittori quali Giorgio De Chirico e il contemporaneo Giorgio Tonelli, che ho la fortuna di conoscere personalmente grazie alla nostra collaborazione con la Galleria Forni di Bologna. Attualmente sto realizzando un nuovo lavoro, che si ispira alle opere e ai viaggi dell’incisore olandese Maurits Cornelis Escher alla scoperta dell’Italia e dei suoi borghi.
Definisciti come essere umano utilizzando tre aggettivi.
Paziente, riflessivo, sensibile.
Secondo la tua visione dove sta andando e dove vorresti che andasse, l’arte contemporanea?
Difficile rispondere in poche righe a questa domanda, spero che in Italia in futuro ci sia più spazio per la fotografia.

Due parole sui suoi lavori

Gianluca Pollini inizia a fotografare all’inizio degli anni ottanta, occupandosi di reportage naturalistico e pubblicando i suoi lavori su libri e prestigiose riviste naturalistiche e fotografiche (quali Gente di Fotografia, Fotopratica Immagini, Tutti Fotografi, Oasis, Airone, Alp, Fotografare, Photo Italia, Vivi Dolomiti).

È proprio in quegli anni in cui inizia a sviluppare il suointeresse per le immagini paesaggistiche, la pellicola in bianco e nero e lo still life, dal cui studio nasce il suo primo libro “Fiori”, edito da Gente di Fotografia nel 2006.

Lavora prevalentemente con il medio formato, utilizzando il mezzo analogico in fase di ripresa e la stampa tradizionale su carta baritata ai sali d’argento o quella giclée ai pigmenti di carbone; negli ultimi anni estende poi la sua ricerca all’architettura, iniziando ad utilizzare macchine digitali.

Viene così alla luce il suo ultimo lavoro, “Arquitectonica”, un progetto fotografico che prende vita nel febbraio 2019 come riflessione sulla metafisica nell’architettura razionalista e neo-razionalista italiana. Da questo progetto realizza nel 2022 il libro “Arquitectonica” edito da Pazzini.

Dal 1998 al 2008 i suoi lavori sono stati trattati da Image Gallery di Daniela Facchinato, la prima galleria fotografica aperta a Bologna.

Dal 2010 le sue opere fotografiche, generalmente stampate in 10 edizioni + AP, sono trattate dalla Galleria Forni Bologna e dal 2020 anche dalla Galleria FP ART Genova. Nel 2021 ha collaborato con Agora Gallery New York. 

A partire dagli anni novanta ha esposto in oltre cinquanta mostre personali e collettive in varie gallerie, musei e fiere d’arte contemporanea, tra le principali:Galleria Forni Bologna, BAG-Bocconi Art Gallery Milano, Agora Gallery New York, Arte Fiera Bologna, Mia Photo fair Milano, The Photo Art Fair Torino, Roma Arte in nuvola, Museo di Fotografia Contemporanea Ken Damy di Brescia, Stadtmuseum Klausen, Art Karlsruhe, Itsliquid International Fair Venezia, Flash Art Museum Trevi. 

Le sue opere sono presenti in alcune collezioni private.

 

 

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