Artista

Bertellotti Nicola

Cognome
Bertellotti
Nome
Nicola
Professione
Fotografo
Luogo Nascita
Pietrasanta
Data Nascita
16 04 1976
Altezza
1,84
Capelli
Castani
Occhi
Castani
Segni Particolari
Nessuno
-

Intervista

1. Quali sono i fondamenti della tua ricerca (Art Identity) ?
Mi rifaccio alla sensibilità romantica di quella pittura del settecento che infuse alla contemplazione di natura e ruderi una forte componente malinconica, una poetica nostalgia dell'armonia perduta. In questa prospettiva, le rovine moderne che fotografo non possono più essere riconosciute come frammenti architettonici ma come sopravvivenza all’oblio, quindi anche come specchio della fragilità umana.
2. Quali sono gli artisti che ti hanno fatto da linea guida nella tua ricerca?
Due fotografi, entrambi canadesi. Il primo è Robert Polidori, le sue grandi immagini pittoriche conducono lo spettatore in una dimensione sospesa dove le storie si sovrappongono, rivelando il graduale passaggio del tempo. Poi Edward Burtynsky, il suo studio sull'Antropocene degli ultimi anni mi è stato di grande ispirazione.
3. Definisciti come essere umano utilizzando tre aggettivi.
Contemplativo, entusiasta, caustico.
4. Secondo la tua visione dove sta andando e dove vorresti che andasse, l’arte contemporanea?
Questo nuovo matrimonio tra arte contemporanea e nuove tecnologie (nft, cripto...) mi trova un po' scettico, si sta perdendo d'occhio la funzione stessa dell'arte, che dovrebbe tornare al suo paradigma originario, cioè quello di porsi come concorrente del divino e fare in modo che sia fruita da chi non si accontenta della vita così com'è.

DUE PAROLE SUI SUOI LAVORI

Nicola Bertellotti nasce a Pietrasanta nel 1976. Dopo aver studiato Storia all'Università di Pisa comincia a viaggiare per il mondo cercando di riscoprire la gloria passata di luoghi dimenticati. Quel che emerge nella sua estetica è la nostalgia del paradiso perduto, espressa nell’amore per le rovine, e la riproposizione in chiave fotografica della poetica decadente. Autodidatta, scatta le sue immagini alla luce naturale utilizzando una fotocamera digitale di medio formato. Nel 2014 ha pubblicato il libro “Fenomenologia della Fine”, per la casa editrice Petrartedizioni. Ha esposto in varie gallerie d’arte contemporanea e musei; tra le principali mostre: “Hic sunt dracones”, Castel dell'Ovo, Napoli (2016); “The Great Beauty”, Pärnu Museum, Estonia (2019); “Paradiso Perduto”, Estella Gallery, New Orleans (2021).  Le sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private e sono apparse su prestigiose riviste, tra le quali : Esquire, Espoarte, Arte, Artedossier, Elle Decor, Daily Mail, Bild, Milieu Magazine. Nello 2021 è nel cartellone ufficiale del Brescia Photo Festival con "Sipario", un progetto sull'abbandono dei luoghi di cultura. Nel 2022 vince il Trento Art Festival, la Targa d'oro per la fotografia al Premio Arte/Cairo Editore e pubblica il suo secondo libro "In Absentia" per la casa editrice inglese Snap Collective Publishing. Nel 2023 partecipa a due mostre collettive internazionali : "Inventarium" al Reial Cercle Artistìc di Barcellona e "This is not the end" nella Residenza dell'Ambasciata d'Italia a Berna.

 

 

 

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